Il cugino del finanziere che ha ucciso madre e sorella della ex: “Ludopatico, si è giocato 500mila euro”

Si è tenuta oggi, nel Tribunale di Latina, una nuova udienza del processo nei confronti di Christian Sodano, maresciallo della Guardia di Finanza che a febbraio del 2024 uccise la madre e la sorella della sua ex fidanzata, Nicoletta Zomparelli e Renée Amato. A testimoniare in aula, un cugino del 28enne, figlio dello zio dal quale Sodano si rifugiò dopo il duplice femminicidio, e un neurologo consulente della difesa, lo psichiatra Leoluca Parisi.. In aula era presente anche Desyrée Amato, come al solito coperta da un separè per non doversi trovare faccia a faccia con l'uomo che ha sterminato la sua famiglia per vendicarsi del suo rifiuto.
Il cugino di Sodano: "Aveva una relazione morbosa con i genitori"
Il cugino di Sodano, parlando davanti al giudice, ha affermato che il giovane sarebbe affetto da ludopatia e avrebbe sperperato 500mila euro che gli erano stati lasciati dai genitori, deceduti prematuramente. Ha parlato di un tentativo di suicidio da parte del ragazzo in seguito alla morte dei genitori, con i quali aveva un rapporto morboso, e della relazione con Desyrée Amato. "Si è giocato all'incirca 500mila euro fra scommesse e gioco d'azzardo, soldi spesi anche per vestiti e regali, che aveva ereditato come risparmi dei suoi genitori", le parole del cugino.
Tensione all'udienza durante la deposizione dello psichiatra, che ha definito Christian Sodano "non una persona malata, ma fragile, dipendente dalla fidanzata". Il processo è stato aggiornato al 3 giugno, quando saranno sentiti ancora i testimoni della difesa.
La ragazza sopravvissuta: "Ha una mente diabolica"
Christian Sodano ha ucciso Nicoletta Zomparelli e Renée Amato, rispettivamente madre e sorella della sua ex fidanzata, per vendicarsi di quest'ultima che voleva lasciarlo. Il duplice femminicidio è avvenuto nella villetta dove le ragazze abitavano con la famiglia a Cisterna di Latina, in pieno giorno. Solo per un caso fortuito Desyrée Amato è riuscita a fuggire, mettendosi in salvo dal 28enne, che intanto aveva provato a fuggire recandosi a casa dello zio. "Christian aveva una mente diabolica, ha ucciso mia madre e mia sorella per farmi vivere poi con questo peso", le parole della ragazza, intervistata a Fanpage.it. "Era lucido, è andato in macchina a prendere la pistola. Mia sorella era una bambina in confronto a lui".